Presentata la campagna “DiCiamo 60 volte no al razzismo” di Lega Pro
11 Febbraio 2020
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Lo sport contro il razzismo – Atleti, società sportive e Istituzioni stamani al Mandela Forum di Firenze nell’anniversario della liberazione di Nelson Mandela
Presentata la campagna “DiCiamo 60 volte no al razzismo” di Lega Pro che coinvolgerà i capitani di tutte le squadre di serie C
“Lo sport ha il potere di unire le persone come poco altro può”: un frase di Nelson Mandela diventata un simbolo e che decine di atleti hanno fatta propria, martedì 11 febbraio al Mandela Forum di Firenze, nel 30esimo anniversario della liberazione del Premio Nobel per la pace.
Davanti alla riproduzione della cella di Robben Island in cui Nelson Mandela trascorse gran parte della prigionia sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, oltre a giocatori e dirigenti della Pino Dragons (basket), dei Medicei Firenze (rugby), di Rari Nantes Florentia (pallanuoto), dell’Accademia Schermistica Fiorentina, della squadra Primavera ACF Fiorentina Calcio e giocatrici delle giovanili Fiorentina Women’s Fc.
E grande è stata la partecipazione delle squadre toscane di Lega Pro: presenti i capitani Francesco Gagliardi (Pianese) e Francesco Valiani (Pistoiese), i vicecapitani Alessio Luciani (Arezzo), Giacomo Risaliti (Pontedera) e Fabio Gerli (Robur Siena), dirigenti di Carrarese e tanti rappresentati di altre squadre.
Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha premiato Domenico, il giovane raccattapalle di Bisceglie, protagonista di un gesto di fair-play nei confronti di Mady Abonckelet, giocatore della squadra locale sconfitto dopo una partita. Un gesto immortalato dal fotografo Emmanuele Mastrodonato e diventato virale.
E’ stata anche l’occasione per presentare la campagna “DiCiamo 60 volte no al razzismo” di Lega Pro che, il prossimo turno, coinvolgerà tutte le squadre di serie C: la frase di Mandela “Lo sport ha il potere di unire le persone come poco altro può” sarà ricordata prima di ogni partita.
Al ricordo di Mandela, martedì 11 davanti al Mandela Memorial, hanno partecipato anche il Prefetto di Firenze Laura Lega, la vicesindaca del Comune di Firenze Cristina Giachi, l’assessore allo sport e politiche giovanili Cosimo Guccione, il delegato Arcivescovile per l’apostolato dei laici Monsignor Vasco Giuliani e il dirigente della Fondazione Cr Firenze Ugo Bargagli.
Ha detto il Prefetto di Firenze, Laura Lega: “Mandela non è il passato, Mandela è il futuro. Ricordare oggi il leader sudafricano non è solo celebrare un fatto storico. Il connubio tra sport e Mandela non vuole essere retorica. Lo sport è luogo di aggregazione per antonomasia, dove ci si unisce a prescindere dal colore della pelle. Ringrazio chi concretamente mette insieme i nostri ragazzi, anche negli sport minori”.
Questi – ha sottolineato la vicesindaca Giachi – sono temi intorno ai quali Firenze c’è, è attenta, ha gli occhi aperti e legge tutti i segnali che arrivano dalla società civile. E lo voglio dire oggi, qui al Mandela Forum, ricordando i 30 anni dalla liberazione dalla prigionia di Madiba. Lo sport ha un potere comunicativo straordinario e in questo momento abbiamo bisogno di fare appello a tutte le nostre forze: purtroppo ci sono molti che, ancora, stanno imparando ad odiare anziché ad amare. Tutti insieme noi possiamo fare la differenza”.
“La C è il calcio dei valori – ha spiegato Francesco Ghirelli, presidente Lega Pro – ed oggi ribadiamo il no al razzismo e ad ogni forma di discriminazione in una data che segna la storia, come il 30esimo anniversario dalla liberazione di Mandela. È una responsabilità e un impegno che la C e le sue squadre si assumono: quello di concepire il calcio come ambasciatore di messaggi sportivi e di inclusione. Un grazie a Domenico, il piccolo ‘grande’ raccattapalle di Bisceglie, che con il suo gesto semplice, ma straordinario rende il senso del nostro calcio e un grazie a Mady. Insieme siete i messaggeri di un mondo migliore“.
Massimo Gramigni, presidente dell’associazione Nelson Mandela Forum: “11 febbraio 1990, dove eravate? E se non c’eravate, chiedetelo ai genitori o ai fratelli maggiori. Oggi, a 30 anni di distanza dalla liberazione di Mandela, quale impegno prendiamo per sradicare in maniera permanente il razzismo e l’odio verso persone che hanno religioni diverse?”.
La chiusura resta scolpita nelle frasi del piccolo Domenico, protagonista di un gesto di fair play contro il razzismo: “Non ho fatto niente di speciale, ma una cosa normale. Il calcio è questo”.
Nelson Mandela Forum di Firenze è la struttura polivalente che dal 2004 ha scelto di rinunciare a qualsiasi sponsorizzazione per intitolarsi al Premio Nobel per la Pace, allacciando un rapporto di collaborazione con la Nelson Mandela Foundation. Da febbraio 2018, all’ingresso principale, è posto il Mandela Memorial, replica della cella nella sezione B di Robben Island dove Mandela fu detenuto dal 13 giugno 1964 al 31 marzo 1982, quando fu trasferito nella prigione di Pollsmoor e in seguito nella prigione di Victor Verster, dove fu rilasciato l’11 febbraio 1990.
L’associazione Nelson Mandela Forum è partecipata da Comune di Firenze e Città Metropolitana di Firenze. Le attività del Mandela Forum sono sostenute da Fondazione CR Firenze e Unicoop Firenze.
Foto credit: Marco Borrelli