Bisceglie - News dai Club

L’A.S.Bisceglie srl sostiene ‘Equal Game‘, l’iniziativa dell’Uefa contro ogni forma di discriminazione.

Il club nerazzurro, proseguendo la strada avviata dalla FIGC nel sensibilizzare i club ad avere un ruolo attivo e pro-attivo nella campagna UEFA tramite una serie di iniziative volte all’integrazione sociale, ha nella mattinata di Martedì 27 Marzo incontrato attraverso una delegazione composta dall´addetto stampa Alessandro Ciani Passeri, dal segretario Pietro Ingravallo e dagli atleti Petta, Diallo e Ayina, gli alunni e i docenti della scuola primaria “Don Milani” di Trinitapoli.

L’entourage nerazzurro, accompagnato anche dal centrocampista della Virtus Molfetta Babucarr Manneh e dalla vice-presidente dell´associazione culturale multietnica Mama Africa Onlus di Bari dott.ssa Marina Schirone, hanno potuto parlare ai giovani presenti, sensibilizzandoli sull´importanza che il calcio e lo sport possano avere nell´integrazione tra i popoli fornendo loro alcune testimonianze molto significative.

Layousse Diallo, terzino sinistro ventunenne del Bisceglie proveniente dal Senegal ha raccontato il suo arrivo in Italia: “Ero un ragazzo a cui piaceva giocare a calcio che un giorno di cinque anni fa, venendo notato da un italiano, fui invitato a lasciare la mia terra per raggiungere l´Italia con l´obiettivo di proseguire la mia passione calcistica e magari cercarne di farne un lavoro. Al mio arrivo nella mia prima squadra appena sedicenne, con un altro compagno della mia stessa nazionalità, non nascondo che fummo guardati in modo strano per la nostra diversità del colore della pelle, poi però tutti mi hanno aiutato ad integrarmi e ora sono felice di essere arrivato in Italia e aver coltivato la mia passione diventata ora il mio lavoro”.

Molto significativa anche l´esperienza di Babucarr Manneh, detto Babù, classe 1995: “Sono nato in Gambia 22 anni fa, fin da piccolo ho avuto un sogno, diventare un calciatore e continuare gli studi. A causa di problemi politici che hanno coinvolto anche mio fratello, a 17 anni sono stato costretto a fuggire e abbandonare il mio paese – racconta Babù – Dopo aver attraversato a piedi in un mese ben 5 paesi del mio continente, raggiunsi la Libia sperando di poter contare su una vita migliore, ma purtroppo non mi è stato possibile (la legge libica prevedeva che i cittadini stranieri entrati nel paese irregolarmente potessero essere detenuti a tempo indeterminato in attesa dell´espulsione, ndr) e li fui costretto a passare dei giorni terribili rinchiuso in un centro di detenzione subendo violenze e maltrattamenti. Riuscii ad andare via e con altri miei “fratelli” passai 4 giorni e 4 notti senza mangiare ne bere su un barcone che ci portò in Italia, esattamente in Sicilia; fummo destinati successivamente a dei centri di raccolta immigrati, e io fui trasportato nel centro di Bari. A Bari ho avuto la fortuna di conoscere e rivolgermi all´associazione Mama Africa e da quel momento la mia vita è cambiata”.

La dottoressa Schirone, proseguendo il discorso di Babù, ha poi raccontano agli alunni il proseguo della storia del giovane ragazzo del Gambia e di come sia stato possibile esaudire i suoi sogni: “Abbiamo creato un´associazione calcistica e messo in piedi una squadra di 30 ragazzi, emblema del progetto “Oltre frontiera” promossa con l´aiuto de “La Bari siamo noi”. Questa squadra si allena sul campo del “San Pio” di Enziteto (Bari) dando la possibilità a questi ragazzi giunti in Italia di giocare a calcio e mettersi in mostra. E´ stato proprio durante una gara amichevole che fu notato il nostro Babù che da quest´anno è entrato a far parte della società Virtus Molfetta e ha potuto esaudire il suo sogno. Babù è un ragazzo che suona benissimo il djambe (danza tipica gambiana) e sa cucinare benissimo. La sua conoscenza di molteplici lingue gli ha consentito anche di diventare mediatore culturale in un centro di seconda accoglienza a Trani. Ora che ha esaudito il suo sogno manda magliette e scarpe ai suoi fratelli che giocano a calcio”.

Incuriositi dai racconti fatti, gli oltre settanta aluni presenti mostrando grande entusiasmo, hanno poi potuto rivolgere alcune domande simpatiche ai loro “ospiti” per poi scattare qualche foto.

A conclusione dell´incontro l’Addetto stampa del club Alessandro Ciani Passeri, ha ringraziato il corpo docente e il dirigente scolastico della scuola “Don Milani” per aver accettato l´invito aderendo all´iniziativa promossa, sottolineando quanto “lo sport e il calcio in particolare siano un veicolo promozionale fondamentale ed efficace affinchè proprio i giovani, che rappresentano il futuro, crescano con la cultura dell´aggregazione e contro ogni tipo di discriminazione”.
Lo stesso ha poi strappato una promessa ai giovani alunni di essere presenti prossimamente, accompagnati dal corpo docente, sugli spalti del “Ventura” per assistere ad una gara dei nerazzurri in una giornata di sano sport e divertimento.

Fonte: A.S.Bisceglie

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