E’ sul campo di gioco di Integration League che nasce l’amicizia tra Gabriele e Camara, che forse non avrebbero avuto altro modo per incontrarsi se non grazie alla passione del calcio. Gabriele, 36enne anconetano, responsabile commerciale in un’azienda di gaming, e Camara, 26enne che ha trovato in Ancona la propria casa da soli sei mesi.

Tra le passioni di Gabriele ci sono il buon vino e la pesca dei moscioli, come da  tradizione per i buoni anconetani. E poi lo sport, il calcio è sempre stato parte della sua vita e in lui risuonano ancora le parole con cui uno dei suoi primi mister spiegava al più forte della squadra che senza gli altri 10 in campo non avrebbe vinto nulla. Una lezione sul gioco di squadra che vale in campo come fuori, nella quotidianità, e rende a chi gioca una forza basata sulla capacità di essere e giocare insieme ogni partita della vita.Anche se non gioca a calcio da un po’, la sua ispirazione è il leggendario Javier Zanetti, il vero capitano.

La sua scelta di entrare nella squadra di Integration League è radicata nella profonda convinzione che lo sport possa essere uno strumento di integrazione, basti pensare ai legami che si creano nello spogliatoio.

Accanto a lui nella squadra dell’Ancona c’è Camara. Il calcio è la sua passione principale, gioca come terzino destro e si ispira al leggendario Dani Alves, noto per la sua straordinaria versatilità e abilità tecnica. Il suo ingresso nella squadra di Integration League è alimentato dalla passione per il calcio e dalla speranza di vincere insieme ai suoi compagni.

Origini ed esperienze diverse che trovano un terreno comune in Integration League. La possibilità di tornare a giocare per Gabriele, l’opportunità di creare nuovi legami nella sua nuova casa per Camara.

Ancora una volta Integration League non è solo una competizione sportiva, ma una fusione di esperienze e passioni. Sul campo ci sono storie di vita, non solo solo giocatori, e la consapevolezza che il calcio può essere un linguaggio universale che unisce le persone.