DOMANI PLAY OFF NAZIONALI. VINCENZO ITALIANO, VINCITORE LO SCORSO ANNO COL TRAPANI: “LA DIFFERENZA LA FARÀ L’IDENTITÀ TATTICA”
8 Luglio 2020
-
“La differenza la farà l’identità tattica: le squadre che avevano un’organizzazione di gioco, un modulo collaudato e idee chiare saranno quelle con più chances in questi play off post-Covid”. Parola di Vincenzo Italiano, tecnico dello Spezia, che sa come si vincono i play, perché lo scorso anno trionfò e centrò col Trapani la promozione in B, battendo il Piacenza (0-0 all’andata e 2-0 al ritorno per i siciliani con gol di Nzola e Taugourdeau al Provinciale di Trapani).
Giovedì si entra nel vivo della fase nazionale col primo turno: cinque le partite in programma (Monopoli-Ternana, Juventus Under 23-Padova, Carpi-Alessandria, Renate-Novara, Potenza-Triestina). Italiano ricorda molto bene l’attesa vissuta con il Trapani la passata stagione: “Noi eravamo arrivati secondi e aspettammo quasi un mese prima di giocarci la promozione. Mancava la tensione emotiva, organizzammo amichevoli e partitelle per restare in forma. E’ importante il ruolo del tecnico in queste situazioni ma poi anche i calciatori hanno le loro responsabilità. Quindi capisco bene le difficoltà che si provano quando si aspetta: il dubbio della tenuta fisica c’è sempre ma più giochi e meglio è. Sicuramente il blocco dovuto al coronavirus fa pagare un prezzo: ecco perché sostengo che chi ha un modulo collaudato, un gioco, farà la differenza”. Naturalmente poi sul campo possono esserci gli episodi che cambiano il corso della gara: “Una palla inattiva, un errore di marcatura: la concentrazione deve essere massima perché sono partite difficili, dove la componente psicologica è molto importante”.
Italiano continua a seguire la Lega Pro: “E’ un campionato duro. Il girone C, di cui noi facevamo parte, aveva squadre prestigiose anche lo scorso anno. I play off sono avvincenti. Ho visto Potenza-Catanzaro domenica, anche perché c’erano molti miei ex giocatori. Ci sono incontri molto interessanti domani in programma e la posta in palio è altissima. La tensione è alle stelle in questo genere di partite”.
Qual è la fotografia che ha davanti agli occhi dei play off vinti l’anno scorso? “Ho lavorato con un gruppo straordinario. E’ proprio vero che prima contano gli uomini e poi i calciatori. Ricordo il fischio finale e una gioia immensa che ho diviso con i tifosi, il momento in cui abbiamo alzato la Coppa… Sono emozioni che porterò sempre con me”.
Da giocatore – ruolo centrocampista schierato davanti alla difesa – ha esordito prestissimo in serie D, C e A (ha vestito la maglia di Verona, Genoa e Chievo). Ha un consiglio da dare ai ragazzi? “La passione fa la differenza. Io guardo tutte le partite dalla serie D a quelle di calcio estero, mi aggiorno continuamente. Quando c’è la passione, nulla è precluso”.